CAROLYN SMITH IN DIRETTA INSTAGRAM CONDIVISA CON IL COLLEGA LUCA TOMMASSINI.. “IL BALLO E’ UNO DEI POCHI MESTIERI IN CUI NON C’E’ LA POSSIBILITA’ DI DIVENTARE GRANDI SENZA FARSI IL MAZZO! NON C’E’ SCORCIATOIA”

Carolyn Smith in diretta Instagram condivisa con il collega Luca Tommassini..

 

 

Accomunati dalla passione per la danza, espressa con una brillante carriera in stili e contesti televisivi differenti.. con la promessa di abbracciarsi presto, per una presentazione finalmente a tu per tu quando l’emergenza da “coronavirus” ancora in corso sarà rientrata.. la frizzante ed inflessibile presidentessa di giuria del talent vip di Milly Carlucci, Carolyn Smith, che di questi tempi sarebbe stata in onda proprio a “Ballando con le Stelle” se lo stesso show non fosse per forza di cose slittato a data da definirsi (QUI il relativo post).. e il collega, coreografo ed in passato direttore artistico del programma concorrente “Amici di Maria De Filippi” (o, ancora prima, “X Factor”),  Luca Tommassini.. sulle note intramontabili di “Saturday Night Fever” si sono di recente confrontati in una chiacchierata “live”, che li ha visti interagire dai rispettivi profili Instagram.

Ripercorsi i rispettivi e sudati esordi (QUI), da quei primi passi nel mondo del ballo che l’ex danzatore ha ricordato di aver mosso, sia nel classico che nel moderno che nel tip tap, a 9 anni alla scuola di Enzo Paolo Turchi.. “Io volevo sempre ballare. E quando ha aperto questa scuola di ballo vicino a casa mia, guardiamo questo manifesto che ancora mi ricordo e io e mamma ci guardiamo di nascosto da papà e lei mi iscrive, cosa che è stata la mia salvezza. Io ho iniziato a ballare perchè avevamo intuito che quella sarebbe stata la mia strada. (..) Non sono nato per ballare, perchè io non ho mai fatto una spaccata. Naturalmente non riuscivo a fare quello che facevano gli altri, ma ho sempre portato il cuore sul palco”.. i due dirimpettai di schermo, uniti anche dall’esperienza fatta in veste di giudici nelle due diverse versioni, italiana ed inglese, di “Dancing with the Stars”, hanno ragionato di talento e doti artistiche, di tecnica ed anima, dell’unicità che rende artisti a 360 gradi.. Elencate le tantissime figure femminili avute al proprio fianco in una coreografia, in tour come su un qualunque altro palcoscenico.. da Lorella Cuccarini a Madonna, passando per Heather Parisi, Janet Jackson, Whitney Houston, Geri Halliwell.. Tommassini ha indicato come “la più grande scuola della mia vita” l’esperienza fatta al fianco della “regina del pop”, a cui ha riconosciuto di aver saputo precorrere i tempi con l’introduzione del teatro negli stadi e a cui ha detto di invidiare ancora oggi la disciplina ferrea. Riflettuto anche sulla maggiore facilità e leggerezza con cui i giovani di adesso si approcciano ad un mondo che resta costellato di illusioni e sacrifici, in cui l’allenamento alla sbarra o lo stretching restano una costante anche a risultati ormai raggiunti ed uno stile di vita che non è per tutti.. “Il ballo è uno degli unici mestieri in cui non c’è la possibilità di diventare grande senza farsi un mazzo così. Devi sudare! Non c’è scorciatoia. E tante volte mi sembra che buona parte dei ragazzi di oggi non abbia questa fame (..) Questa cosa, per me che sognavo l’America, di andare lì e conquistare uno stile per riportarlo qui in Italia è stato un modo per motivarsi e cambiare vita. E’ stata durissima all’inizio, ho dormito anche per strada”.. all’ammirata interlocutrice il coreografo ha indicato come suoi idoli indiscussi.. Gene Kelly, Paula Abdul, Michail Baryšnikov, Michael Jackson e Bob Fosse. Un ricordo speciale è stato dedicato alla compianta Whitney.. allora la più grande star e voce black femminile al mondo.. “Stare su un palcoscenico o dietro le quinte, che era la cosa che io preferivo.. e guardarla in scena.. c’era qualcosa di magico. Non solo per la voce e le canzoni, che arrangiava in modo diverso ogni sera.. non ripeteva mai una canzone allo stesso modo. Era il fiore che sbocciava, sembrava che lei trattenesse tutto per poi fare uscire quell’amore sul palco come un getto fortissimo e creava questa connessione con il pubblico. Gli spettatori erano come in estasi, si volava veramente alto”.

Da performer a direttore artistico, Tommassini ha anche raccontato come si è rivoluzionato negli anni il suo lavoro con competenze via via diverse.. “Io non me ne sono mai accorto. Il motivo che mi fa alzare dal letto e vivere è un sogno da realizzare, devo sempre rivoluzionare tutto. Sono sempre stato quello che cambia le cose. Ho smesso di ballare e non me ne sono accorto, quando ero il ballerino più pagato del mondo e sono arrivato a guadagnare cifre assurde. Non avevo poi deciso a tavolino di fare il coreografo, lo stesso per la regia e la direzione artistica. Io sono stato chiamato a fare la prima direzione artistica al mondo su “X Factor” spagnolo, tanti anni fa, per testare se poteva essere un elemento di aiuto per il programma quando ancora non c’era questo ruolo. Da lì nacque e mi chiesero di fare quello italiano, io adesso ad esempio le coreografie le affido a giovani coreografi. E’ molto importante per me che ci sia uno stimolo, mi piace sperimentare ed ottenere solo dopo il credito e il titolo per questa cosa. (..) Credo che la curiosità e lo studio siano la salvezza di ogni carriera”.. individuato il proprio sogno nel cassetto ancora da realizzare.. “Voglio fare e ci sto lavorando da anni.. la regia di un film, che ne ho scritti già da un po’.. no il musical, però, che a me non piace fare. E voglio fare la regia di un’opera classica, su cui sto iniziando a lavorare adesso. Ma voglio anche ballare con Carolyn Smith”.. per chiudere con un buon consiglio da girare agli aspiranti esordienti del 2020.. “Studiare con più insegnanti possibili, non fidarsi mai dell’insegnante che chiede fedeltà e il primo lavoro non è la licenza per non studiare più. Ai primi 10 “mi piace” non sei una star”.