Partiti da subito favoriti nella sfida a coppie in pista, dati vincitori già nei pronostici di ben prima della vigilia.. anche per il sostegno aperto sempre ricevuto a larghi voti dalla giuria alle palette, nonostante le esibizioni non sempre impeccabili collezionate lungo il percorso come nel rush decisivo.. riusciti a salire, ieri alla finalissima di “Ballando con le Stelle” (QUI il precedente post), sul primo gradino del podio di questa sedicesima edizione appena conclusa.. sono Arisa e Vito Coppola, premiati anche al tesoretto dal giornalista Alberto Matano (poi smezzato dalla “tribuna del popolo” in favore di Morgan), i campioni in carica riusciti a sollevare (con merito soprattutto del maestro di ballo!) la coppa, non senza critiche in rete per l’eliminazione causata nel duello diretto ai danni del cantautore medaglia di bronzo. Il tandem risultato in vetta, incoronato al mascherino con un 52% contro il 48% racimolato al ring conclusivo a 2 su Bianca Gascoigne, ha trionfato sulla “figlia di” e tv star – raggiunta via videomessaggio dal più noto genitore – misurandosi con lei e l’uscente Simone Di Pasquale.. pronto all’addio al sapore di argento.. su stili condivisi, il tango ed il paso doble, e pezzi liberi, boogie e freestyle veloce.. sorpassando al fotofinish la rivale ripescata, che aveva agguantato la qualificazione (QUI) alla disputata semifinale a discapito del bravo (onestamente, molto più bravo e “pulito” della maggior parte dei ballerini chiamati ad animare l’ultimo tratto di programma) Alvise Rigo.
Terza a pari merito con Morgan.. a propria volta costretta a soccombere nello scontro predeterminato con Bianca, seppure preferita dai giudici davanti a lei schierati – la presidentessa Carolyn Smith, più o meno di concerto con i colleghi di voto.. Selvaggia Lucarelli, Ivan Zazzaroni, Guillermo Mariotto e Fabio Canino.. che le hanno poi destinato anche il “Premio Speciale” da loro attribuito – si è classificata, per la rumba danzata in perfetta sintonia (e con un netto miglioramento nelle linee che avrebbe, forse, meritato anche lo scalino maggiore in graduatoria al netto delle performances viste in tempo reale in studio) al fianco del sempre ottimo Samuel Peron, la sorridente Sabrina Salerno.. inizialmente favorita proprio dall’en plein di 10 collezionato con la medesima esecuzione e poi scavalcata dall’attribuzione, sempre piuttosto discutibile, delle assegnazioni extra.
E sono, quindi, stati assegnati 2 ulteriori riconoscimenti, ormai di tradizione per il talent: il “Premio Emozione” intitolato a Paolo Rossi per l’esibizione più coinvolgente, consegnato ad un’altra illustre protagonista della lunga corsa a puntate.. l’attrice Valeria Fabrizi, penalizzata nel finale da qualche acciacco fisico e frenata dai 6 sin troppo modesti (per le lodi, meritate, sempre spese al suo indirizzo negli steps precedenti).. ed il “Premio Aiello” di consolazione, per il maggior numero di spareggi disputati, già opzionato da Alvise grazie al duro lavoro fatto al fianco della vera rivelazione di quest’anno tra i professionisti (con Giada Lini), Tove Villfor.
Fuori dalla gara anzitempo si sono ritrovati.. sempre per effetto degli scontri a coppie.. dichiarati ai coni di luce quarti alla pari con Valeria.. il buon Federico “Fashion Style”, riuscito a raccontarsi se non come indimenticabile ballerino almeno come personaggio al di là del riflesso social, e la compagna di volteggi, Anastasia Kuzmina.. rimasti giù dal podio in linea con il basso punteggio ottenuto al termine delle due manches di scrematura.
E se la conduttrice e padrona di casa, già al fianco di Simone nella celebrazione del congedo, si è commossa fino alle lacrime anche per la clip di saluto stavolta tributata all’altra ballerina come lui a fine avventura.. Sara Di Vaira, già arruolata esattamente come il collega con altra veste ne “Il Cantante Mascherato”.. ha assolto al meglio l’onere rivestito per necessità, in qualità di “ballerino per una notte”, l’altro componente storico della trasmissione.. Paolo Belli.. sceso nella familiare arena, non solo in note, ma anche a ritmo marcato, per assicurare il cumulo aggiuntivo che la gara da suo meccanismo richiede.
