L’attesissima trasposizione cinematografica del primo volume della trilogia di E.L. James, “Cinquanta Sfumature di Grigio”, uscirà nelle sale il 14 Febbraio e i suoi protagonisti, Jamie Dornan nei panni del milionario dominatore Christian Grey e Dakota Johnson in quelli della giovanissima e inesperta studentessa Anastasia Steele, questa settimana sono in copertina su Vanity Fair.
Nell’intervista i due attori (QUI per leggere l’intervista completa) hanno raccontato qualche chicca sulle riprese… “Avevo registrato un provino a Londra, ma poi avevo saputo che era stato scelto Charlie Hunnam. Quando è successo quello che è successo, e mi hanno dato una seconda possibilità, ho preso il primo aereo per Los Angeles, e ho fatto una scena con Dakota. Quel giorno lei aveva già provato con due attori, io ero il terzo, avrà pensato: un altro? (..) Era la scena del primo incontro fra Anastasia e Christian, l’avevo fatta così tante volte, neppure sapevo quel che dicevo. E lui ha cominciato a sparare barzellette, a farmi ridere. Ho capito che era quello giusto”, e si sono soffermati in particolare sulle scene più difficili, quelle più imbarazzanti, girate nella ormai famosa Stanza Rossa: “Quella parte del set non l’ho vista per quasi tre mesi. Me la tenevano nascosta. La prima volta che ho aperto la porta, mi è sembrato di entrare in un altro pianeta. C’erano fruste, frustini, una panca costruita su misura per la mia altezza. Sono state le scene più difficili. La mamma mi ha detto: “È tuo diritto pretendere che nessun altro sia presente”. E così ho fatto. Era un mondo solo nostro: io, Jamie e Sam. Alla fine della scena Sam gridava “Stop!” ma io non potevo muovermi. Ero nuda sul letto, legata. Subito Jamie mi tirava addosso una coperta. È stato molto protettivo con me, anche se qualche volta, senza volerlo, mi ha fatto male. Per fortuna c’era sempre la sua capacità di farmi ridere, perché a volte uscivo stordita dal set. Mi ci voleva un bicchierone di vino, a casa, per riavermi (..) Avevo studiato i nodi, le cinghie, il modo di frustare. Ma la prima volta che l’ho fatto con una persona vera, è stato con Dakota”.
La figlia di Melanie Griffith alle critiche che inevitabilmente pioveranno, risponde così:… “Sono orgogliosa del film, e non sono d’accordo con chi dice che Anastasia è una donna debole. Penso, al contrario, che sia molto più forte di Christian. Tutto quello che le succede è frutto di una sua libera scelta. E se andrà a finire che diventerò una bandiera per le donne che fanno del proprio corpo quello che vogliono e senza vergognarsi di quello che vogliono, be’, perché no?”